DeMartino·E (1948) • Il mondo magico (Bollati Boringhieri 1997)

Il mondo magico

Prolegomeni a una storia del magismo


di Ernesto De Martino

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▫▫▷ ‹Introduzione› di Cesare Cases [pp. vii-lii]
1. Una sfida da Palazzo Filomarino [pp. vii-xvi]
2. Il mondo magico [pp. xvi-xxx]
3. Critica e autocritica [pp. xxx-xxxix]
4. Il passo eroico [pp. xxxix-xlix]
• [aggiunta 1997] — [pp. xlix-lii]

• Aggiornamenti bibliografici [pp. liii-liv]

▫▫▷ Prefazioni [pp. 3-8]
• Prefazione alla prima edizione [pp. 3-7]
• Prefazione alla seconda edizione [pp. 7-8]

▫▫▷ 1. Il problema dei poteri magici [pp. 9-69]

▫▫▷ 2. Il dramma storico del mondo magico [pp. 70-168]

▫▫▷ 3. Il problema dei poteri magici nella storia dell’etnologia [pp. 169-222]

Appendici [pp. 223-274]
▫▫▷ Ernesto de Martino, ‹Angoscia territoriale e riscatto culturale nel mito ‹achilpa› delle origini› [pp. 225-239]
▫▫▷ Benedetto Croce, Recensione al ‹Mondo magico› [pp. 240-241]
▫▫▷ Benedetto Croce, ‹Intorno al magismo come età storica› [pp. 242-253]
▫▫▷ Enzo Paci, ‹Il nulla e il problema dell’uomo› [pp. 254-262]
▫▫▷ Raffaele Pettazzoni, Recensione al ‹Mondo magico› [pp. 263-265]
▫▫▷ Mircea Eliade, ‹Scienza, idealismo e fenomeni paranormali› [pp. 266-272]
▫▫▷ Osservazioni conclusive dell’autore [pp. 273-274]

• ‹Indice dei nomi› [pp. 275-279]
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4ª di copertina


Con questo libro, che è la sua opera più profonda e celebre, de Martino intese dare una ricostruzione dell’età magica come momento di sviluppo della storia dello spirito. Essa è un’epoca in cui i confini tra uomo e natura, tra soggetto e oggetto sono ancora incerti. Ma anziché risolversi in una partecipazione mistica, come riteneva l’etnologia di ispirazione irrazionalistica, questa incertezza crea un dramma: quello della «crisi della presenza», del rischio per l’uomo di essere annullato da forze naturali incommensurabili e incontrollabili. La magia appare così come un insieme di tecniche per riscattarlo da questa crisi e rassicurarlo del proprio «esserci». Attraverso un’accurata scelta di reperti etnografici, de Martino rievoca plasticamente, in pagine indimenticabili, i momenti di tale dramma. Se l’irrazionalismo ignora il carattere storico di esso, trasformandolo in esperienza metafisica, d’altra parte il razionalismo lo espunge dalla storia, che ritiene caratterizzata dalla presenza di un soggetto compatto e unitario, contrapposto a una natura obiettivamente data. De Martino mostra invece come questo soggetto sia in realtà esso stesso un prodotto storico la cui genesi si situa appunto nell’età magica. La posizione teorica di de Martino, al crocevia tra idealismo, esistenzialismo e marxismo e affacciata sui problemi della parapsicologia e della psicoanalisi, è talmente ricca di stimoli e di tensioni che mantiene ancora oggi intatta la sua forza di suggestione.

Pubblicato per la prima volta nel 1948, il libro fu successivamente arricchito di ‹Appendici› dall’autore e riedito con una ‹Introduzione› di Cesare Cases nel 1973. L’introduzione è stata aggiornata per questa nuova edizione.


Ernesto de Martino (1908-1965) si formò alla scuola di Adolfo Omodeo e di Benedetto Croce, dedicandosi però allo studio poco coltivato in Italia delle società primitive. Professore di storia delle religioni alla Università di Cagliari dal 1959 alla morte, de Martino è autore tra l’altro di ‹Morte e pianto rituale› (1958), ‹Sud e magia› (1959) e ‹La terra del rimorso› (1961).


In copertina, Maschera esquimese dell’Alaska, XIX secolo.
Collezione André Breton, Parigi.


A pagina 1


Alla mia Anna
che ha salvato il manoscritto di questo lavoro
dalle rovine di Cotignola.

(Fronte del Senio, novembre 1944-aprile 1945)


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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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COMMENTO — da completare…

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[] Ernesto De Martino (1948), ‹Il mondo magico›, Bollati Boringhieri 1997.
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