Ponchia·S (Gilgamesh) • Schema cronologico della letteratura sumero-accadica

Schema cronologico della letteratura sumero-accadica


Sommario ••› (scheda)
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◀•• Schema cronologico della letteratura sumero-accadica [pp. 165-168]
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Epoca delle città stato sumeriche (protodinastica) — ‹3100-3000 circa
[kr·3100]• ±?

Invenzione della scrittura.


• ‹2900-2350› — L’organizzazione urbana diventa sempre più sofisticata, il centro principale è Uruk, che irradia il suo influsso fin sul medio Eufrate. Conflitti per l’egemonia in Mesopotamia. Fioritura di Ebla in Siria.

Primi archivi sumerici da Fara, Abu Salabikh (2700-2500), Ebla, Uruk, Ur, Lagash (2500-2350). Le tavolette contengono incantesimi, frammenti mitologici (‹Lugalbanda›), liste di vocaboli, inni ai templi, ‹Istruzioni di Shuruppak› (insegnamenti di tipo proverbiale di un padre a suo figlio), testi storiografici sul conflitto tra Umma e Lagash.


Epoca paleo-accadica2350-2100› — Impero di Sargon di Accad e avanzata del semitico nella Mesopotamia settentrionale e centrale.
[kr·2350]• ±?

Iscrizioni reali in sumerico e accadico; Enkheduanna (figlia di Sargon e sacerdotessa a Ur) scrive bellissimi inni in sumerico alla divinità.


Epoca di Ur III2100-2000› — Dopo che l’impero accadico è rovesciato dall’invasione dei Gutei, rinascita sumerica con centro a Ur che controlla tutta la Mesopotamia centro-meridionale.

Vengono rielaborati e fissati i racconti sumerici sulle gesta degli antichi re di Uruk (‹Lugalbanda›, ‹Enmerkar›, ‹Gilgamesh›); poema di ‹Ninurta e Asakku›; vengono composti inni a dei e re (‹Shulgi›); vengono fissate per iscritto anche le dispute, un genere letterario che forse in origine accompagnava i banchetti; la fine dell’impero accadico è ricordata nella ‹Maledizione di Accad› e si iniziano a scrivere testi di tipo leggendario su Sargon e i suoi successori.


Epoca paleo-assira e paleo-babilonese2000-1750› — L’impero sumerico è rovesciato dalle infiltrazioni dei nomadi amorrei. Si formano regni rivali in Babilonia, a Mari, in Assiria.
[kr·2000]• ±?

Continua la ricopiatura, lo studio e la riedizione dei testi sumerici; molti testi mitologici (ad es. ‹Enlil e Ninlil›, ‹Enki e Ninkhursag›, ‹Enki e l’ordine del mondo›, ‹Enki e Ninmakh›, ‹Inanna e Enki›, ‹Inanna e Shukaletuda›, ‹Ciclo di Inanna e Dumuzi›) sono noti in copie di Nippur o altri centri. Sono composti testi storiografici, incantesimi, inni.


• ‹1750-1600› — Egemonia di Babilonia con Hammurabi e successori.
[kr·1750]• ±?

Sono composti in accadico alcuni poemi narrativi: il ‹Diluvio› (‹Atra-khasis›), ‹Gilgamesh› (ne restano solo parti), ‹Etana›, ‹Anzu e Ninurta›, inni agli dei, preghiere, preghiere dell’uomo al proprio dio, liriche d’amore, leggende su Sargon e Naram-sin, incantesimi.


Epoca medio-babilonese e medio-assira1600-1100› — Invasione dei Cassiti in Babilonia, dei Khurriti in Assiria e creazione di stati regionali. Dal 1300 rafforzamento del regno assiro.
[kr·1600]• ±?

Egemonia culturale babilonese. Continua la ricopiatura, lo studio e la rielaborazione dei testi più antichi. Vengono composte iscrizioni reali, testi epici e innografici sui re, profezie storiche. La scarsità della documentazione impedisce di assegnare con sicurezza le altre composizioni a quest’epoca, ma probabilmente risalgono a questa fase alcuni testi sapienziali (‹Il giusto sofferente›, ‹Consigli di saggezza›, ‹proverbi›) e i poemi mitologici: ‹Ishtar agli inferi›, ‹Nergal e Ereshkigal›, ‹Adapa›, ‹Poema della creazione› (‹Enuma elish›, noto da copie più tarde). Numerosi inni e preghiere. Testi dalla periferia (Siria, Anatolia, el-Amarna in Egitto) testimoniano la diffusione della letteratura accadica.


• ‹1100-1000› — Infiltrazioni di genti aramee. Lotte tra Assiria e Babilonia.

La fissazione delle opere antiche (canonizzazione) e la loro classificazione è ormai completa. Biblioteca di Tiglat-pileser I re d’Assiria a Assur.


Epoca neo-assira e neo-babilonese1000-612› — Espansione assira fino all’Egitto e all’Arabia e organizzazione imperiale.
[kr·1000]• ±?

Sorgono altre biblioteche (Ninive, Assur, Sultantepe in Anatolia, Uruk), dove sono conservate le versioni più recenti delle grandi opere mesopotamiche. Sono composti testi di divinazione, rituali, incantesimi, profezie; iscrizioni reali e inni, preghiere regie agli dei, testi astronomici. ‹Poema di Erra›, ‹La visione ultraterrena del principe›, ‹Consigli al principe›, ‹La teodicea babilonese›, ‹Il dialogo del pessimismo›, ‹Il pover’uomo di Nippur›, versione pressoché completa di ‹Gilgamesh› e di altri poemi.


• ‹609-539› — Babilonesi e Medi sconfiggono l’Assiria. Procede la diffusione della lingua aramaica.

Il centro culturale si sposta a Babilonia.
Biblioteca di Sippar.
Composizione di iscrizioni reali babilonesi, testi astronomici.


Epoca persiana539-330› — Babilonia è conquistata dagli Achemenidi e la Mesopotamia diventa parte dell’impero persiano. L’aramaico è lingua franca dell’impero.
[kr·539]• ±?

Biblioteca di Sippar. Continua la ricopiatura di testi cuneiformi da parte di una ristretta cerchia di intellettuali.


Epoca seleucide330-130› — Dopo la conquista di Alessandro Magno la Mesopotamia entra nell’orbita ellenistica e alla sua morte diventa regno dei Seleucidi.
[kr·330]• ±?

Vengono copiati gli ultimi testi in cuneiforme (di carattere astronomico).


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ANNOTAZIONI E SPUNTI
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[kr·3100]• Come dichiarato nel Glossario, le prime città – Eridu (#5500), Uruk (#5500), Ur (#5400), Nippur (#4000) – esistevano già da circa 2400 anni; è quindi verosimile esistesse anche qualche forma di burocrazia, ma come facevano a gestire le attività cittadine senza scrittura?

[kr·2350]• «[…] avanzata del semitico nella Mesopotamia settentrionale e centrale»: che vuol dire “avanzata del semitico”? Si trattò di un’avanzata graduale e pacifica, di una migrazione, oppure di un’invasione? Da cosa si riconosce questo “semitico”, dalla lingua, da usi e costumi, dalla struttura sociale e politica? E che cosa c’era prima che il “semitico” avanzasse? C’erano i Sumeri dappertutto (ammesso che “Sumeri” rappresenti una precisa identità etnica e/o culturale), oppure altre popolazioni?

[kr·2000]• «L’impero sumerico è rovesciato dalle infiltrazioni dei nomadi amorrei»: come fanno delle “infiltrazioni” a rovesciare un impero? Sembra più verosimile che l’impero – ammesso che sia veramente esistito un “impero sumerico” – abbia avuto una crisi, e che le infiltrazioni amorree ne siano state una conseguenza (un po’ come avvenne per i barbari e l’Impero Romano).

[kr·1750]• «[…] incantesimi»: si direbbe un genere che tira sempre; i primi erano stati trascritti fin da quando era stata inventata la scrittura (2900-2350), e forse non c’è da stupirsi, perché bastava commettere un piccolo errore e l’incantesimo poteva non funzionare; i fallimenti conclamati dovevano essere piuttosto rari, se il genere è stato praticato per oltre duemila anni. Ma d’altronde qualcuno non crede ancora nell’efficacia delle preghiere?

[kr·1600]• «[…] profezie storiche»: era un vero e proprio genere letterario? La sua esistenza comportava anche quella di profeti? Esistevano anche scuole in cui s’imparava a profetare, oppure era un’arte che faceva parte del curriculum di qualsiasi scriba?

[kr·1000]• «[…] divinazione, rituali, incantesimi, profezie […] preghiere regie agli dei»: considerata la loro permanenza, c’è da sospettare che tutte queste attività rientrassero in una sorta di “propaganda politica” intesa a stabilizzare il consenso della popolazione.

[kr·539]• «Biblioteca di Sippar»: questa biblioteca compare anche nel periodo precedente (#609-#539); si tratta di un errore, oppure s’intende sottolineare una continuità tra il prima e il dopo la conquista persiana? Sappiamo, ad esempio, che Ciro volle salvaguardare e mantenere in funzione l’accademia (e-dub-ba-a, la “casa delle tavolette”) di Babilonia.

[kr·330]• «Epoca seleucide ‹330-130› […] Vengono copiati gli ultimi testi in cuneiforme […]»: in realtà, altre fonti affermano che la scrittura cuneiforme rimase in uso (probabilmente da parte di un’élite di dotti e sacerdoti “caldei”) fino al I sec. e.v. Però a quel tempo la Mesopotamia si trovava all’interno oppure all’esterno dei confini dell’Impero Romano? I testi cuneiformi furono trascritti in caratteri alfabetici oppure vennero semplicemente dimenticati? Da approfondire.

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[] Simonetta Ponchia, ‹Gilgamesh, il primo eroe. Antiche storie della Mesopotamia›, NER 2000.
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