venerdì 15 marzo 2019

Vegetti, dallo gnothi sauton alla humilitas cristiana

Da Mario Vegetti, ‹L’etica degli antichi›, Laterza (§ 5.3, p. 124):
«[…] la ‹sophrosyne› […] non costituisce invece l’eccellenza di alcuna funzione. Essa ha piuttosto un ruolo censorio rispetto ai desideri irrazionali del terzo gruppo [i produttori], comporta l’interiorizzazione del consenso a uno stato di inferiorità e sudditanza; […] originata piuttosto dalla tradizione delfica del “conoscere se stessi” […] e destinata semmai a continuarsi nella ‹humilitas› dei cristiani».
In questo capoverso stimolante e chiarificatore, Vegetti collega la ‹sophrosyne› (temperanza), virtù politica (in quanto legata alla ‹polis›) per eccellenza, da un lato al famoso ‹gnothi sauton› (γνῶθι σαυτόν, o γνῶθι σεαυτόν) iscritto nel tempio di Apollo a Delfi (ma di origine verosimilmente orientale); dall’altro alla ‹humilitas› dei cristiani, che ne faranno un efficace strumento di controllo sociale nelle mani del potere politico tardo imperiale – arma a doppio taglio, però, perché metterà un enorme potere nelle mani del clero, potere che in buona misura detiene tuttora.

NOTA: il 5° capitolo, da cui è tratto il passo citato sopra, è quello dedicato all’esame della ‹Repubblica› di Platone (tit. orig. Πολιτεία); la suddivisione della popolazione in 3 gruppi – governanti, militari e produttori – cui si fa riferimento è quella prospettata da Platone in quell’opera.

Per l’indice del saggio di Mario Vegetti, e per altre annotazioni in proposito, si veda qui.

Nessun commento:

Posta un commento